Domenica sera a San Miniato al Monte la serata dedicata alla giovane fiorentina per la quale è in corso il processo di beatificazione
di Duccio Moschella
Firenze, 14 maggio 2014 - Morì all'improvviso poco dopo aver mormorato: “Sono pronta, sono veramente pronta” quando le mancavano pochi giorni a compiere 19 anni e domenica a Firenze nel 40° anniversario della sua ascesa al cielo, Maria Cristina Ogier sarà ricordata nella basilica di San Miniato al Monte in una “Notte di luce” con lei, con la speranza segreta ma non troppo di vederla presto Santa, aspettando l'esito del processo di beatificazione aperto il 19 settembre scorso dal cardinale Giuseppe Betori.
La serata, aperta a tutti, inizierà alle 21 con la visita alla tomba di Maria Cristina illuminati dai flambeaux e dalla riflessione del priore dom Bernardo Gianni, seguita una volta rientrati sul sagrato da un saluto dell'onorevole Carlo Casini, presidente del Movimento per la vita, tra gli organizzatori dell'iniziativa voluta con forza e determinazione dall'Istituto Maria Cristina Ogier, dall'Unitalsi e dai monaci benedettini olivetani. Terminate le parole, sarà dato spazio alla musica con il coro gospel “One Voice” e al buffet di festa, perché un brindisi alla fine non può mancare nella certezza che se il seme non muore non può dare frutto.
Ma chi è Maria Cristina Ogier? Nata a Firenze il 9 marzo 1955, a quattro anni fu colpita da un tumore al cervello. Gli dissero che avrebbe vissuto poco oltre, invece ha fatto un po' più di strada dedicando la sua vita all'impegno per gli altri in costante comunione con Dio, incontrato e conosciuto soprattutto nel volto delle persone sofferenti. Terziaria francescana, per aiutare gli ammalati, volle essere dama dell’Unitalsi per accompagnarli e assisterli nei loro viaggi di speranza a Lourdes e Loreto. Il suo amore sconfinato le ispirò di allestire un battello fluviale attrezzato a piccolo ospedale che inviò nel Rio delle Amazzoni. Per questa iniziativa chiese ed ottenne l’aiuto dei portuali di Livorno che rimasero affascinati dalla sua semplicità . “Nel 1971 – ricorda il postulatore padre Francesco Maria Ricci – ascoltando a scuola discorsi e pensieri a sull’aborto che in quegli anni erano oggetto di prese di posizioni aspre e contrastanti, esortò il papà Enrico, primario di ostetricia e ginecologia a Careggi, a interessarsene, e fu così che si fecero a Firenze le prime riunioni sull’argomento dell’aborto da cui poi nacque il primo Centro d’Italia di “Aiuto alla vita”, che fu d’ispirazione poi al Movimento per la Vita”.
Morì l’8 gennaio 1974 a soli 19 anni. Oggi però in molti la sentono ancora viva e ne seguono le orme nelle case-famiglia per l'assistenza ai disabili, volute da Maria Cristina e portate avanti dopo il suo passaggio e in molte altre opere avviate un po' in tutto il mondo grazie all'impegno delle missioni francescane. Ecco spiegata, almeno in parte, la serata di domenica. Un cenno a parte, merita il coro.
Il Lucrezia’s One Voice Gospel Choir nasce per iniziativa di Lucrezia Balatri, prematuramente scomparsa nel maggio 2012, come unione di tre cori, il primo dei quali inizia la propria attività nel 1998 sotto la direzione della stessa Lucrezia Balatri e del pianista Michele Papadia, con sede presso la Chiesa Episcopale St. James di Firenze. Pochi anni dopo questo primo, ben riuscito esperimento prendono vita altri due cori facenti capo all’Athenaeum Musicale Fiorentino.
Le tre formazioni si fondono in un unico gruppo nel 2010, dando così vita ad una realtà ad un tempo eterogenea dal punto di vista canoro, e spiritualmente molto unita dalla comune passione per la musica gospel. Dal 2012 il coro è diretto da Giorgio Ammirabile, coadiuvato da Giacomo Ferrari, accompagnatore al pianoforte ormai da molti anni, e ha un organico di più di cinquanta elementi.
Il Lucrezia’s One Voice Gospel Choir può fregiarsi della collaborazione con importanti artisti di musica gospel, noti a livello internazionale come Alana Alexander, cantante, autrice, vocal coach di fama mondiale; Knagui Damon, cantante e musicista; Ronald Ixaac Hubbard, pastore di Cleveland, OH; Rodney Hubbard, pianista; Trini Lopez Massie, musicista, cantante, direttore, predicatore; Keith Moncrief pastore della chiesa battista di Pittsburgh, PA.
Il coro ha preso e prende tuttora parte ad importanti manifestazioni dell’ambito gospel e non; degna di nota è la sua esibizione sul palco del Pistoia Blues nel luglio 2010, così come la sua partecipazione da quasi dieci anni a Gospel Connection, ad oggi la più importante convention di cori gospel in Italia. Ad ottobre 2013 ha cantato durante il concerto conclusivo del workshop A Gospel Experience, tenuto da Alana Alexander, Giorgio Ammirabile e Giacomo Ferrari.
17/06/2012 - La gara a scopo benefico "Opera di Maria Cristina ogier" è stata un completo successo. Oltre 100 partecipanti per una 4 palle la migliore all'insegna della beneficenza. Dopo l'aperitivo e la premiazione si è svolta l'estrazione benefica dei premi generosamente offerti dai sostenitori dell'Opera.